di Ornella Raffo
Essere la porta dell'Europa comporta responsabilità e richiede una serie di decisioni legislative importanti, ma pensiamo davvero che permessi di soggiorno, problemi di integrazione siano solo tipici del nostro tempo?
Lo spostamento di genti in cerca di nuove situazioni di vita è una pratica che nasce insieme all'umanità stessa ma ogni momento storico ha cercato e talvolta trovato metodi per affrontare i flussi migratori che da sempre significano arricchimento culturale, commerciale, tecnologico.
Come erano considerati i migranti nella patria della democrazia?
Ad Atene in età classica i migranti erano definiti “meteci”: dovevano pagare una tassa per la residenza, contribuire alle spese pubbliche e combattere in caso di pericolo. Non potevano possedere terreni e non avevano diritti politici.
Spesso i meteci si dedicavano ad attività artigianali: ceramisti, fabbri appartenevano a questa categoria perché questi erano ritenuti lavori poco onorevoli, sebbene in queste officine siano stati prodotti grandi capolavori di arte che ancora studiamo e osserviamo in tutti i musei.
Lo spostamento di genti in cerca di nuove situazioni di vita è una pratica che nasce insieme all'umanità stessa ma ogni momento storico ha cercato e talvolta trovato metodi per affrontare i flussi migratori che da sempre significano arricchimento culturale, commerciale, tecnologico.
Come erano considerati i migranti nella patria della democrazia?
Ad Atene in età classica i migranti erano definiti “meteci”: dovevano pagare una tassa per la residenza, contribuire alle spese pubbliche e combattere in caso di pericolo. Non potevano possedere terreni e non avevano diritti politici.
Spesso i meteci si dedicavano ad attività artigianali: ceramisti, fabbri appartenevano a questa categoria perché questi erano ritenuti lavori poco onorevoli, sebbene in queste officine siano stati prodotti grandi capolavori di arte che ancora studiamo e osserviamo in tutti i musei.
- Hydria (kalpis) attica a figure rosse: incoronazione di pittori ceramici da parte di Atena e di due Nikai - Pittore di Leningrado 470-460 a.C.
Cosa accadeva a Roma? Già alla fine dell’era repubblicana il latino doveva convivere a Roma con molte altre tradizioni e lingue. L’immigrazione, almeno allora, non era, però, soltanto mediterranea, ma soprattutto italica, nell'ambito di una forte mobilità intra peninsulare. Roma era infatti il maggior centro economico e politico dell’intera penisola ma dopo le guerre punico e l’inizio del vero e proprio imperialismo, Roma divenne la meta di migliaia di stranieri in cerca di fortuna, una forza attrattiva che venne conservata dalla capitale fino a quasi la caduta dell’Impero.
Spesso gli stranieri si dedicavano al malaffare e ad attività ai margini della società perché proprio come ad Atene non avevano diritti civili e politici ma al contrario di Atene potevano ottenere la cittadinanza romana in seguito a concessioni che avvenivano per atto del sovrano a favore di singole persone in ricompensa per particolari benemerenze. Bisogna però sottolineare che la concessione di diritti di cittadinanza alle comunità annesse all'impero erano regolate da altre dinamiche, per “straniero” qui s’intende un uomo libero non inserito nei territori sottomessi all'impero.
Spesso gli stranieri si dedicavano al malaffare e ad attività ai margini della società perché proprio come ad Atene non avevano diritti civili e politici ma al contrario di Atene potevano ottenere la cittadinanza romana in seguito a concessioni che avvenivano per atto del sovrano a favore di singole persone in ricompensa per particolari benemerenze. Bisogna però sottolineare che la concessione di diritti di cittadinanza alle comunità annesse all'impero erano regolate da altre dinamiche, per “straniero” qui s’intende un uomo libero non inserito nei territori sottomessi all'impero.
- Statua di Marco Aurelio (161-180 d.C.) da Alessandria d’Egitto, la toga era l’indumento che distingueva i cittadini romani
L’immigrazione in Roma antica, Matteo Sanfilippo, Università della Tuscia, Viterbo
Immagini tratte da: Volume Ceramiche Attiche e Magnogreche collezione Banca Intesa a cura di Gemma Sena Chiesa e Fabrizio Slavazzi, Electa, 2006
Fonte: Immagini tratte da: Volume Ceramiche Attiche e Magnogreche collezione Banca Intesa a cura di Gemma Sena Chiesa e Fabrizio Slavazzi, Electa, 2006