di Ornella Raffo
Il 20 musei a cui è stata attribuita l'autonomia saranno guidati da figure "altamente qualificate" per cui è stato indetto un bando di selezione internazionale.
Il decreto, secondo quanto afferma l'Ufficio stampa del MiBACT, riconosce il museo come entità dotata di autonomia scientifica col compito di tutelare e valorizzare le raccolte. Per la prima volta tutti i musei avranno uno statuto, un bilancio, strumenti in realtà già in possesso di numerose realtà museali, ma il nuovo decreto punta l'attenzione sull'obbligo di dotarsi di formule chiare per la pianificazione e la gestione finanziaria.
Sul nostro territorio sono circa 4000 mila i musei pubblici molti dei quali sono piccoli musei che conservano qualche reperto di quell'enorme museo diffuso che è il nostro paese. In questo decreto non si trova traccia delle modalità in cui queste realtà territoriali, spesso tenute in piedi da volontari, possano essere potenziate. Gestire le grandi attrattive museali italiane come grandi aziende bisognose di ristrutturazioni nell'ambito gestionale e del marketing affidandole a direttori esperti vuol dire svilire ancora le enormi competenze nostrane e al contempo non dare spazio e rilievo alle piccole realtà locali che hanno bisogno di più risorse, libertà di movimento e decisionale. Pensiamo a tutti quei musei polverosi tenuti in piedi grazie ad anziani custodi che stanchi e silenziosi guardano reperti polverosi posizionati chissà da chi e quanto tempo fa senza criteri validi. Assegnati ad associazioni con idee innovative queste realtà potrebbero essere una possibilità per tutti quei giovani preparati che sicuramente non potranno vincere il bando internazionale per diventare uno dei venti direttori dei più attrattivi poli museali italiani. Il museo come spazio sociale, di conoscenza delle proprie radici territoriali, spazio vivo e vissuto dai cittadini, come realtà in grado di animare le realtà cittadine, così come affermano i tanti piccoli musei riunitisi nell'associazione Piccoli Musei, sarebbe il decreto per i musei che vorremmo.
Fonte: pagina del MIBACT relativa alla notizia
http://www.piccolimusei.com/
Il 23 dicembre 2014 è nato il nuovo sistema museale nazionale che sarà costituito da 20 musei autonomi e una rete di 17 poli regionali.
Il decreto, secondo quanto afferma l'Ufficio stampa del MiBACT, riconosce il museo come entità dotata di autonomia scientifica col compito di tutelare e valorizzare le raccolte. Per la prima volta tutti i musei avranno uno statuto, un bilancio, strumenti in realtà già in possesso di numerose realtà museali, ma il nuovo decreto punta l'attenzione sull'obbligo di dotarsi di formule chiare per la pianificazione e la gestione finanziaria.
Sul nostro territorio sono circa 4000 mila i musei pubblici molti dei quali sono piccoli musei che conservano qualche reperto di quell'enorme museo diffuso che è il nostro paese. In questo decreto non si trova traccia delle modalità in cui queste realtà territoriali, spesso tenute in piedi da volontari, possano essere potenziate. Gestire le grandi attrattive museali italiane come grandi aziende bisognose di ristrutturazioni nell'ambito gestionale e del marketing affidandole a direttori esperti vuol dire svilire ancora le enormi competenze nostrane e al contempo non dare spazio e rilievo alle piccole realtà locali che hanno bisogno di più risorse, libertà di movimento e decisionale. Pensiamo a tutti quei musei polverosi tenuti in piedi grazie ad anziani custodi che stanchi e silenziosi guardano reperti polverosi posizionati chissà da chi e quanto tempo fa senza criteri validi. Assegnati ad associazioni con idee innovative queste realtà potrebbero essere una possibilità per tutti quei giovani preparati che sicuramente non potranno vincere il bando internazionale per diventare uno dei venti direttori dei più attrattivi poli museali italiani. Il museo come spazio sociale, di conoscenza delle proprie radici territoriali, spazio vivo e vissuto dai cittadini, come realtà in grado di animare le realtà cittadine, così come affermano i tanti piccoli musei riunitisi nell'associazione Piccoli Musei, sarebbe il decreto per i musei che vorremmo.
Fonte: pagina del MIBACT relativa alla notizia
http://www.piccolimusei.com/
Il 23 dicembre 2014 è nato il nuovo sistema museale nazionale che sarà costituito da 20 musei autonomi e una rete di 17 poli regionali.